1945 –
Quando l’8 maggio del '45 la Germania si arrese e la
Seconda Guerra Mondiale finì, la nazione tedesca era ridotta a un enorme campo
di macerie.
Questa guerra, fortemente voluta e cercata da Hitler, aveva
portato 55 milioni di morti e 35 milioni di feriti e la responsabilità era
unicamente della Germania di Hitler.
Le città tedesche assomigliavano a dei
paesaggi lunari: impianti industriali, strade e ferrovie distrutte, fame
delinquenza, pericolo di epidemie, mercato nero.
Oltre a milioni di persone che avevano perso la casa per i
terribili bombardamenti a tappeto delle grandi città, 12 milioni di profughi
tedeschi, soprattutto dalle regioni dell'Europa dell'est, si trovavano per
strada, tra un campo di accoglimento sovraffollato e l'altro, tra la fame e la
disperazione.
Lo stato nazista non esisteva più, la Germania era occupata
dalle truppe americane, sovietiche, inglesi e francesi.
Un mese dopo la fine del conflitto, l’08 giugno con la
dichiarazione di Berlino le Quattro potenze vincitrici decidono di spartirsi la
Germania in zone di occupazione.
Il comando supremo delle zone di occupazione assume tutti i
poteri di governo:
gen. Eisenhower per gli USA, mar. Zukov per l’URSS, mar.
Mongomery per la Gran Bretagna, gen De Lattre de Tassigny per la Francia
gestiranno il difficile periodo dell’immediato dopo-guerra e l’occupazione
quadripartita di Berlino
Il morale della popolazione era a terra, la fine della
guerra era vista da molti con un misto di sollievo per la fine del terrore delle
armi e di angoscia per la vendetta dei vincitori. La preoccupazione per la
semplice sopravvivenza, la caccia al pane per il giorno dopo, erano per la
maggior parte dei tedeschi molto più importanti di tutto il resto.
La politica che negli anni del nazismo aveva invaso e
dominato tutta la vita dei cittadini era adesso odiata e vista con paura e
diffidenza. I tedeschi erano come paralizzati dall'incubo del passato e
dall'insicurezza del futuro.
Erano i vincitori della guerra a decidere il futuro della
Germania.
In verità, americani, russi ed inglesi avevano già da anni
cominciato a discutere su cosa fare con la Germania, una volta che la guerra
fosse finita. Ancora durante la guerra, proposte e progetti sul destino della
Germania si susseguivano.
Roosevelt e dopo di lui Truman, presidenti degli
Stati Uniti, Stalin per l'Unione Sovietica e Churchill per l'Inghilterra
idearono, insieme ai loro consiglieri, numerosi progetti per dividere la
Germania in 3, 4, addirittura in 5 stati indipendenti. Il ministro americano
delle finanze Morgentau progettò addirittura un programma per distruggere
completamente la capacità industriale della Germania per trasformarla in un
paese agricolo, oltre alla divisione in 2 stati indipendenti e una zona sotto
controllo internazionale.
I vari progetti avevano in comune la volontà di impedire
alla Germania di acquisire una forza politica ed economica tale da minacciare
un'altra guerra mondiale.
Inoltre Francia, Polonia e Cecoslovacchia
cominciarono a porre condizioni e a pretendere la restituzione di territori
perduti e ulteriori sicurezze territoriali a spese della Germania. Ognuno
cercava una fetta più grossa della torta, con motivazioni più o meno
giustificate.
Il primo compromesso a cui i vincitori della guerra
giunsero alla Conferenza di Potsdam, (17 luglio-2 agosto 1945 cui intervennero
Stalin, Truman, Churchill e Attlee) fu di dividere la Germania in 4 zone
occupate ed amministrate da americani, sovietici, inglesi e francesi, ma di
lasciare a future conferenze il destino politico ed economico della Germania.
Inoltre il territorio della Saar da luglio del 1945 viene distaccato come
Amministrazione autonoma sotto il protettorato francese, il territorio viene
poi integrato economicamente alla Francia.
Ulteriore priorità è la “Denazificazione”, cioè alla
soppressione del partito nazista i cui capi sono rimossi da ogni carica statale
e internati. Seguirono gli interrogatori di circa 6 milioni di membri di
organizzazioni naziste. Sulle informazioni raccolte verrà istruito il Processo
di Norimberga.
1945-46 processo di Norimberga
Un evento che scosse profondamente la coscienza dei
tedeschi.
Davanti a una corte internazionale costituita dalle 4
potenze vincitrici, erano accusati 24 tra i massimi esponenti dello stato
nazista per crimini commessi contro la pace, contro l'umanità e per crimini di
guerra.
12 di essi furono condannati a morte (tra gli altri Goering
(suicida) Martin Borman (contumace) Ribbentrop, Keitel, Rosemberg)e giustiziati
in quello stesso anno.
Molti tedeschi sentirono per la prima volta da una fonte
ufficiale i racconti delle terribili crudeltà che erano state commesse in nome
della Germania e della cosiddetta "razza ariana". Molti sentirono solo la
conferma di quello che si sapeva o almeno si era intuito già da molto tempo.
Qualcuno cercava di scrollarsi di dosso la responsabilità dicendo che non
avevano sentito e saputo niente. Ma per altri era uno shock che provocava una
vergogna profonda e che doveva lasciare nella coscienza collettiva dei tedeschi, segni che sono percepibili ancora oggi.
La direzione del Partito Nazista, la Gestapo, il SD e le SS
sono dichiarate organizzazioni criminali.
Molto più difficile della individuazione e punizione dei
grandi criminali era invece l'individuazione e la neutralizzazione dei tanti
piccoli nazisti ed opportunisti che avevano in fondo retto lo stato nazista. Con
la cosiddetta "Entnazifizierung", cioè la denazificazione, si cercava di
ripulire le istituzioni pubbliche dai nazisti compromessi o ancora convinti.
Ma stabilire delle responsabilità individuali era una
impresa quasi impossibile e inoltre questa campagna fu condotta in modo molto
diverso nelle 4 zone occupate. Con questo si aprì anche un campo vastissimo e
praticamente incontrollabile di possibilità di corruzione o di atti di vendetta
personale. Alla fine molti colpevoli, tra i quali per esempio quasi tutti i
giudici, che durante il nazismo erano un aiuto importantissimo e
accondiscendente per Hitler, rimanevano non solo impuniti ma continuavano anche
a lavorare con gli stessi incarichi di prima, affermando o di aver cambiato idea
o di essere sempre stati contro Hitler.
Nel 1945 fu consentita la costituzione dei partiti:
il Partito Comunista (KPD) il Partito socialista (SPD) la democrazia Cristiana
(CDU; CSU in Baviera), il partito Liberale Democratico (FDP).
Successivamente ci
sarà la fusione dei partiti comunista e socialista nel Partito di unità
socialista (SED) nella Germania Orientale.
Diversa fu la politica economica nelle 4 zone: in quelle di
influenza occidentale fu deciso di incrementare la produzione (carbone,
agricoltura) e istituito il lavoro obbligatorio per uomini e donne, inoltre si
procede con la requisizione della flotta mercantile, dei brevetti e dei beni
patrimoniali all’estero, delle miniere e dei grandi Trusts (Krupp, IG-Ferben).
Per la politica industriale, il Consiglio Alleato di Controllo decide lo
smantellamento dell’industria fino al 50% del patrimonio anteguerra.
Nella parte orientale l’URSS procedette ad una decisa
riforma agraria , alla nazionalizzazione della miniere e alla costituzione di
una commissione tedesca per l’economia.
Nel 1948 la conferenza delle 3 potenze occidentali
(Francia, UK, USA) e dei paesi del Benelux a Londra giunge alla decisione di
autorizzare la formazione di un governo della Germania Occidentale malgrado le
proteste dell’Unione Sovietica e di tutte le democrazie Popolari dell’Europa
Orientale. Nello stesso anno si procede alla riforma monetaria nelle zone
occidentali (1 nuovo marco ogni 10 vecchi). La stessa riforma viene adottata dei
sovietici nella parte est con l’aggiunta del blocco di Berlino.
Nel 1949, a quattro anni dalla fine della guerra è
inevitabile la fondazione dei due stati tedeschi: decisione che sancisce la
divisione della Germania cui seguirono anni durissimi per i tedeschi. La
rimozione delle macerie della guerra era una fatica quasi sovrumana per un
popolo che soffriva la fame e il freddo dei primi inverni molto duri, da passare
senza quasi nessun tipo di riscaldamento.
Non conoscevano il proprio futuro e
non sapevano che cosa avrebbero deciso i vincitori che litigavano tra di loro in
modo sempre più aspro. La classe politica tedesca democratica che era
sopravvissuta al terrore nazista era debolissima e non riusciva, almeno
all'inizio, a far sentire la propria voce.
Nello stesso 1949 viene promulgata a Bonn la Costituzione
della Repubblica Democratica Tedesca.
Nella Germania Orientate si tengono le elezioni con liste
unitarie per il 3° Congresso del popolo che una volta eletto ratifica la
costituzione.
La distanza tra le 2 Germanie viene dilatata dalla Guerra
Fredda tra Unione Sovietica e Stati Uniti par cui dal 1950 i territori tedeschi
furono il principale teatro di questa guerra che si sarebbe trascinata in forme
più o meno aspre fino agli anni ottanta.
L'Unione Sovietica cominciò immediatamente a ricostruire la
"sua" parte della Germania secondo i propri piani. Stalin aveva promesso alla
Polonia una grossa fetta di territorio tedesco in cambio di una fetta ancora più
grossa di territorio polacco che lui pretendeva dalla Polonia. L'Unione
Sovietica che durante la guerra aveva pagato il prezzo più alto in vite umane e
risorse chiedeva adesso un risarcimento altissimo alla Germania: intere
fabbriche, tra cui quelle più importanti, furono portate in Russia, ingenti
quantità di materie prime servirono per anni come pagamento dei danni della
guerra. Con questo Stalin si creò molti nemici in Germania, compromettendo
molto l'immagine dei russi come "liberatori dal nazismo".
Gli
americani invece avevano capito che in questa Guerra Fredda avevano bisogno di
alleati in Germania affinché diventasse l'avamposto contro l'Unione Sovietica.
Quasi subito cominciarono ad organizzare aiuti per la Germania. Decine di
migliaia di pacchi "Care" con generi alimentari, medicine e vestiti arrivarono
in Germania nei primi anni del dopoguerra. Ancor più che un aiuto reale erano un
segnale politico e psicologico: gli americani, dopo essere stati nemici dei
tedeschi volevano dimostrare di essere adesso loro amici. Fin dall'inizio gli
USA cercavano di unire la loro zona a quelle occupate da inglesi e francesi, con
l'intenzione di rafforzare la propria posizione contro la zona occupata dai
russi. Cercare di ricreare uno stato unitario era invece un pericolo per loro
perché sarebbe stato impossibile tenere fuori l'Unione Sovietica.
In fondo,
la divisione accontentava un po' tutti, a parte naturalmente i tedeschi, e
creava meno problemi nella gestione della Germania vinta. Il fatto che per
tutti, compresi gli americani il destino dei tedeschi era alla fine una
questione di importanza secondaria è tristemente documentato dai risultati della
conferenza di Potsdam nel 1945 durante la quale fu deciso che, per quanto
riguarda il pagamento dei danni della guerra, ognuna delle 4 forze vincitrici
poteva servirsi da sola come voleva nella propria zona.
La decisione più tragica
per i tedeschi fu che gli americani, per accontentare i russi e per avere la
mano libera all'ovest, accettarono la deportazione forzata di più di 3 milioni
di tedeschi dalla Polonia e dalla Cecoslovacchia, e questo portò, oltre a
moltiplicare sofferenza e miseria, ancora a decine di migliaia di morti durante
i trasporti eseguiti in condizioni assolutamente disumane. La Germania era
diventata oggetto della Guerra Fredda e non aveva né la forza, né la reale
possibilità di sottrarsi al dominio e alla concorrenza delle 2 superpotenze USA
e URSS.Il blocco di Berlino fu il colpo di grazia per il sogno dell'unità della
Germania. Pochi mesi dopo la fine del blocco furono fondati i due stati
tedeschi: la Repubblica Federale ad ovest e la Repubblica Democratica ad est.
Nella RFT, ad agosto 1949 si tengono le elezioni del primo Bunderstag (CDU
31%), SPD 29%): è eletto presidente Theodor Heuss (1884-1963) Partito
liberal-democratico); il cancelliere Adenauer (CDU) forma un governo di
coalizione con FDP e PD (Partito Democratico).
Dal 1950 la Repubblica Federale
Tedesca (RFT) e Berlino Ovest sono accolti definitamene dal mondo occidentale e
alla RFT viene riconosciuto il diritto di rappresentare tutta la Germania e
autorizzato un primo riarmo tedesco.
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