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1945-50 - Francia

     
 

Nel settembre 1944, dopo la liberazione di Parigi, il generale Charles de Gaulle (n. 1890) per mandato del movimento di resistenza forma un gcarri per le vie francesioverno provvisorio. Il territorio francese smise di essere un campo di battaglia solo alla fine del marzo 1945 e, quando la guerra fini, nel maggio, circa 1.800.000 cittadini francesi erano ancora in Germania come prigionieri o rinchiusi in campi di lavoro.
Il sistema di trasporti in Francia era completamente fuori uso e gli impianti industriali francesi risentivano di almeno 15 anni di abbandono.
Le fabbriche, gli uffici e le case dovettero affrontare gravi carenze di carburante, mentre un vasto mercato nero forniva ogni genere di prodotti alimentari e non a chi aveva capacità di acquisto.
Il governo non riuscì mai ad assicurarsi un controllo abbastanza stretto della fornitura e della distribuzione di viveri.
Tra il 1945 e il 1Charle da Gaulle946 data l’estreme difficoltà di dare vigore all’economia in sfacelo, ci furono gravi ribellioni ai controlli governativi sui salari, prezzi e cibo con grandi manifestazioni di piazza.
Il processo di miglioramento ebbe un avvio lento riportando la Francia al livello di produzione industriale del 1938 solo verso la fine del 1947 e per la produzione agricola verso la fine del 1950.
A dicembre del 1945 la Francia alleata dell’URSS ottiene come potenza vincitrice un seggio permanente nel consiglio di sicurezza dell’ONU e l’amministrazione di zone di occupazione in Germania e in Austria.
A cavallo tra il 1944 e il 45 si tengono i processi contro i collaborazionisti di Vichy: sono condannati a morte tra gli altri il maresciallo Petain (la condanna è poi commutata in prigione a vita) e Laval.
Con la Liberazione, De Gaulle riconosce il diritto di voto alle donne francesi, ed avvia varie riforme, dalle nazionalizzazioni all'istituzione di un sistema di sicurezza sociale moderno.
La scelta di un nuovo regime fu decisa da un referendum popolare a suffragio universale maschile e femminile il 21 ottobre 1945. Per l'Assemblea costituente fu adottato il sistema elettorale proporzionale. Con le dimissioni del generale Drenaulte Gaulle da capo del governo provvisorio (20 gennaio 1946), l'esecutivo fu formato dai tre grandi partiti che dominavano la Costituente: comunisti, socialisti, Mouvement républicain populaire.
Le lotte interne in Francia coincisero con il congelamento delle relazioni tra USA e URSS e la guerra fredda
Il periodo del tripartitismo fu caratterizzato dallo scontro politico sul varo della costituzione, finalmente ratificata, il 13 ottobre 1946, da un referendum popolare a maggioranza ristretta.
La nuova Costituzione prevede:
- Il sistema Bicamerale costituito dall’Assemblea Nazionale e dal Consiglio della Repubblica
- l’esecutivo, cioè il primo ministro e il governo, che deve ottenere la fiducia (investitura) dall’assemblea nazionale;
- Il presidente della Repubblica eletto per 7 anni dalle Camere riunite e non ha responsabilità degli atti di governo;
- la Corte Costituzionale preposta al controllo della leggi,
- infine viene costituita l’ “Unione Francese” per mantenere stretti vincoli tra la madrepatria, i Dipartimenti d’Oltremare, i territori associati (Togo e Camerum), gli Stati Associasoldatiti (Laos, Cambogia, Vietnam).

Il nuovo regime democratico, sorto in modo così travagliato, si dimostrò molto fragile per tutta la sua esistenza.
Nel 1946 il governo decide la nazionalizzazione della Banca di Francia, delle società di assicurazione, delle miniere di carbone, delle fonti di energia.
Dal 1947 si andò formando un blocco politico, basato sulla politica moderata della "terza forza" costituita da socialiMarthe Richardsti e Mrp (Mouvement républicain populaire), che prevedeva l'esclusione dei comunisti.

Ondate di scioperi nazionali si verificarono nel giugno-luglio 1947 e ancora a novembre negli stabilimenti della Renault appena nazionalizzati tanto che portarono all’estromissione del Partito Comunista dal governo.
Ma fu la politica coloniale a provocare la caduta della Quarta repubblica, ostinatamente arroccata a difesa dell'impero, prima con la lunga guerra d' Indocina (1945-1954), perduta, poi con il deludente esito della crisi di Suez, quindi con la perdita nel 1956 dei protettorati francesi in Tunisia e Marocco e infine con la disastrosa guerra di Algeria (1954-1962) che aggravò la situazione politica, provocando un'altra crisi governativa e costringendo il capo del governo, Pierre Pflimlin, a rivolgersi a De Gaulle per prevenire il pericolo di un colpo di stato militare, aprendo così la strada alla Quinta repubblica (1958).
Frattanto nel 1946 la République aveva abolito le pubbliche case di piacere grazie all´azione promossa da una donna: Marthe Richard, ex prostituta.