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Jorge Mendes

 

Il superprocuratore, una macchina da 600 milioni di euro

Chi ricorda il portiere Nuno Espirito Santo? Nuno, nato nel 1974, ha iniziato la carriera con il Vitória Guimarães nel 1992. Nel gennaio 1997 è stato acquistato dagli spagnoli del Deportivo La Coruña, trascorrendo tre delle sei stagioni in Galizia in prestito, due al Mérida e una all'Osasuna e tre come ilMendes secondo di Franck Songo'o.
Il 7 giugno 2008 è stato convocato da Scolari per sostituire Quim, infortunatosi al polso, nella lista dei 23 giocatori del Portogallo per l'Europeo 2008.
L'anno che poteva e doveva essere di proprietà portoghese, se non fosse stata per l'incredibile Grecia di Dellas e Charisteas, vincitrice nell'atto finale dell'Europeo lusitano. Nel giugno 2010  Nuno Espirito Santo ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato.
Perchè ricordiamo Nuno tre anni dopo il suo ritiro? Il suo trasferimento dal Vitória Guimarães al Deportivo nel 1997 è stato il primissimo affare firmato da Jorge Mendes, il procuratore più imMourinho e Ronaldoportante del mondo.

Jorge Paulo Mendes, nato a Lisbona il 7 gennaio 1966, è  il procuratore più potente del mondo.

Dicono che spenda diecimila euro al mese di bolletta telefonica. Dicono anche che un giorno abbia fatto colazione a Barcellona con l’allora presidente Laporta, abbia pranzato a Londra con Roman Abramovich per poi cenare a Lisbona con il patron del Benfica Vieira. Dicono anche, anzi, è ufficiale ( gli è stato consegnato un premio), che è stato il miglior uomo d’affari del mondo nel 2010.

Tra i suoi clienti C.Ronaldo e Mourinho. Con il tecnico si è instaurato un curioso legame: dove allena Josè arrivano i calciatori di Mendes. L'ultimo, Coentrao, è stato pagato 30 milioni dal Real.

Ma come inizia questa straordinaria avventura? Nello stabilimento lisboeta lavorava il padre con le mansioni di portiere; nel senso di addetto alla portineria, non di guardapali. Avendo l’accesso libero al campo aziendale, il piccolo Jorge giocava quando e con chi gli pareva, e questo lo portava a privilegiare il calcio agli altri sport praticati in gioventù: karate, atletica leggera.

Crescendo fa una modesta carriera da calciatore, ma ha un ottimo fiuto per gli affari. Così rinnova il contratto da calciatore con la Lenhense, club della terza divisione portoghese e accetta una decurtazione dell’ingaggio ottenendo in cambio dal presidente del club la gestione della cartellonistica pubblicitaria.

Quando a trent’anni smette col calcio giocato apre una discoteca, dopo che negli anni precedenti aveva gestito un videonoleggio e aiutato il fratello a mandare avanti un’azienda specializzata nel commercio di resine. La discoteca di Mendes prende da subito a essere frequentata da calciatori; e questo connubio tra sport, tempo libero e vita mondana si rivelerà per Jorge un’intuizione vincente.

Nel 1996 fonda la GestiFute, società di procure calcistiche che diventerà la più importante del mondo del calcio con un valore complessivo di 400 milioni di euro,

Non è stato sempre facile per Mendes, perché prima di lui in Portogallo c'era un altro grande agente, José Veiga, ex agente di Luis Figo. Che divenne uno dei motivi di attrito perché Mendes provò a "rubarlo" al suo collega, senza riuscirci.

Il primo trasferimento internazionale che Jorge Mendesrealizza è il passaggio di Hugo Viana al Newcastle nel 2002. A mano a mano, tutti i calciatori portoghesi finiscono sotto la sua protezione. Quando Mourinho rompe con il suo manager e passa al Chelsea, Mendes diventa il suo procuratore. Inizia così la luna di miele tra i due. Al Chelsea arrivano Petr Cech (13 milioni), Tiago (12), Paulo Ferreira (20), Maniche (in prestito) e Ricardo Carvalho (30). Manco a dirlo, tutti clienti di Mendes. E della sua creatura, la Gestifute. Che fattura centinaia di milioni di euro ogni anno. Ha una corsia preferenziale con il presidente del Porto Pinto da Costa e, con il passaggio di Mourinho all’Inter, a Milano arrivano i giocatori di Mendes.

Thiago Motta (10 milioni), ma soprattutto Ricardo Quaresma (25). Incredibilmente falliscono le trattative per Deco e Ricardo Carvalho. Poi Mou passa al Real, grazie alla clausola da 16 milioni inserita nel suo contratto. Ma la via per Madrid Mendes l’aveva già lastricata d’oro piazzando Pepe (30 milioni) e Cristiano Ronaldo: per CR7 Florentino sborsò 94 milioni di euro. La percentuale incassata da Mendes sfiorò i 4 milioni di euro. Coentrao (che il Benfica acquistò nel 2007 per 900mila euro) ora si aggiunge a Di Maria (pagato 25 milioni) e Ricardo Carvalho (8 milioni).

Real Mendes, titolano i giornali. Anche perché pare che sia proprio Mendes lo sponsor principale di Reza Fazeli, il procuratore che ha portato al Real Madrid Ozil, Sahin, Khedira e Altintop.
Attualmente i suoi assistiti in realtà valgono più del fatturato annuale del Real Madrid, la prima del mondo con circa 600 milioni. Basti pensare al trasferimento di Falcao in estate, acquistato per 60 milioni dal Monaco. Pensando anche solo alle commissioni  che valgono tra il 5 e il 7% del trasferimento, idem circa per l'ingaggio se non di più,  solo dal colombiano ha avuto incassi maggiori di una media azienda di 30 persone.

"Chiunque può decidere di non lavorare con noi, e di scegliere il meglio per sé".

"Un uomo onesto", dice Cristiano Ronaldo di Mendes. "È bravo a costruire i rapporti con le società", ha sempre ribadito Mourinho. Amante della moda italiana e degli orologi di lusso, gira su una Aston Martin. Ha tre figlie, da due mogli diverse. Gli allenatori che si affidano a lui rischiano seriamente di finire ad allenare nazionali importanti, come Scolari (Brasile e Portogallo) e Queiroz (Portogallo). L’affare Coentrao, che l’ha riportato alla ribalta, non è nemmeno il più clamoroso messo a segno nella sua carriera. A Manchester si chiedono ancora come Mendes abbia fatto a costringere Sir Alex Ferguson ad acquistare, nel 2010, il giovane Bebè dal Vitoria Guimaraes per 9 milioni di euro. Il manager inglese disse di non aver mai visto giocare l’attaccante, mentre la Gestifute di Mendes incassò una commissione da tre milioni di euro.