Dove sono i nostri ideali?
19° secolo gli ideali straordinari:
uguaglianza sociale
fratellanza
solidarietà umana
marxismo
socialismo
20° secolo i grandi ideali
amicizia
fratellanza tra i popoli
solidarietà tra i giovani
solidarietà con il terzo e quarto mondo
21° secolo dove sono gli ideali?
si cerca lavoro
si studia
si cerca il partner
ma dove sono gli ideali?
l'Umanesimo
con il progressivo indebolirsi degli ideali cristiani, è stato adottato dalla
maggioranza della gente con due valori impoveriti:
- La pace personale e
- Il benessere (la ricchezza).
Pace Personale - significa semplicemente essere lasciati in pace, non essere
disturbati dai guai e dalle difficoltà degli altri, che si tratti del mondo o
della città. Vivere cioè la propria vita con una possibilità minima di essere
disturbati personalmente.
Pace personale - significa volere che il mio personale modo di vivere deve
restare indisturbato per l'intera durata della mia vita, indipendentemente dai
risultati e dalle ripercussioni nella vita dei miei figli e nipoti.
Benessere - significa una prosperità abbondante e sempre in crescita - una vita
fatta di "cose, cose e ancora cose", un successo considerato da un livello
sempre più alto di abbondanza materiale.
Gran parte dei mass media hanno polarizzato questi concetti, riversandoli di
continuo sulla gente e così un'intera generazione sin dalla nascita ha ricevuto
l'iniezione dell'insegnamento che la ragione, riguardo al significato della vita
e con riferimento a qualsiasi valore fisso, porta al pessimismo.
L'UMANESIMO, cioè l'uomo che inizia da solo, aveva distrutto i vecchi valori
fondamentali e non riusciva a trovare il modo di generare con certezza valori
nuovi.
Con la morte del consenso cristiano, non vi sono molte altre alternative
sociologiche.
Una possibilità è l'edonismo, nel quale ognuno fa quello che gli pare.
Ma cercare di costruire una società sulla base dell'edonismo conduce al caos.
Un uomo può vivere su un'isola deserta e fare quello che gli piace nei limiti
della forma dell'universo, ma non appena su quell'isola gli uomini sono due, se
vogliono vivere in pace non possono entrambi fare ciò che vogliono.
Nel comunismo l'élite aveva vinto la battaglia, e la norma si basava sugli
assoluti arbitrari che l'élite porgeva al popolo. Ma gli assoluti oggi possono
essere in un modo e diversi domani.
L'Umanesimo è giunto alla sua naturale conclusione. Risale al punto intravisto
tanto tempo fa da Leonardo da Vinci quando si rese conto che, partendo solo
dall'uomo, la matematica portava solo a dei particolari - ed i particolari
portavano solo alla meccanica.
Collegato all'Umanesimo vi è un desiderio di morte - la spinta impulsiva ad
abbattere a morte il fondamento che aveva reso possibile la nostra libertà e la
nostra cultura.
Nell'antico Israele, quando le nazioni si erano allontanate da Dio e dalla Sua
verità e Comandamenti, dati nella Scrittura, il profeta Geremia gridò che c'era
la morte nella città. E non parlava soltanto di morte fisica in Gerusalemme, ma
anche di una morte più vasta.
E per essersi allontanati dalle vie che Dio aveva dato alla società ebraica,
c'era morte nella "polis", cioè morte nella cultura totale e nella società
totale.
Nella nostra società l'uomo ha distrutto il fondamento che gli data la
possibilità della libertà senza il caos.
La maggioranza è lasciata solo con i suoi due poveri valori: la pace personale e
la ricchezza.
Con valori simili, la gente potrà mai sopportare o sostenere la libertà?
La POLITICA è diventata in gran parte non tanto un fatto di ideali - gli
uomini sono mossi sempre meno dai valori della libertà e della verità - ma il
fornire qualcosa che congeli la pace personale e la ricchezza.
Sanno che fino a quando la gente avrà queste cose, o l'illusione di averle, non
alzerà la voce.
Edward Gibbon, nel suo "Declino e Caduta dell'Impero Romano", ha affermato che
la sua fine è stata segnata dai seguenti cinque attributi:
1. Un crescente amore per l'esibizionismo e per la lussuria (cioè ricchezza e
abbondanza);
2. Un sempre maggior distacco tra il ricchissimo e il poverissimo (e ciò
potrebbe avvenire tra i paesi nella famiglia delle nazioni, come pure
nell'ambito si un'unica nazione).
3. Una ossessione nei riguardi del sesso;
4. Il capriccio delle arti, facendole passare per originalità, ed entusiasmi con
la pretesa della creatività;
5. Il desiderio crescente di farsi mantenere dallo Stato.
Tutto questo ha un suono talmente familiare! Abbiamo già fatto un bel po' di
strada, e siamo tornati a Roma!